Le blacklist sono liste di indirizzi IP, aggiornate di continuo e rese disponibili da una serie di server consultabili da tutti gratuitamente, all’interno delle blacklist vengono elencati gli indirizzi IP fonte di spam. E’ importante che non si trovi anche il vostro dominio in blacklist.
Le blacklist sono un sistema molto efficace per combattere lo spam e sono utilizzate da molti software antispam.
Se il nostro dominio finisce nella blacklist si può capire da questi principali disservizi:
- Identificati da Google come “siti compromessi” con la conseguente segnalazione nei risultati del motore di ricerca
- Le email che verranno inviate dal sito ([email protected]) verranno rifiutate e messe nella cartella spam o indesiderata dai principali servizi di posta (gmail, hotmail, ecc..) e dai servizi che hanno sistemi antispam.
Solitamente un server mail, quando riceve una mail dall’esterno prima di recapitarla nella cassetta postale dell’utente, verifica su una o più blacklist, controlla che il mittente non sia classificato come potenziale spammer e in caso positivo l’emal viene bloccata.
Perchè il mio dominio è finito in blacklist
Ci sono diversi motivi per cui il nostro dominio finisce in blacklist; virus, attacco di hacker,ecc… Molte volte però la causa è dovuta all’uso di CMS (WordPress, Joomla!, Prestashop) non aggiornato all’ultima versione disponibile.
Per quanto riguarda i siti che risiedono su hosting condivisi, può succedere che la causa sia dovuta ad un altro sito che condivide lo stesso vostro indirizzo IP.
Per ulteriori informazioni sull’hosting e per sapere qual è il giusto servizio di Hosting per la mia attività leggi questo articolo del nostro blog
Diverse tipologie di blacklist
Si possiamo identificare diverse tipologie di blacklist su internet:
- Blacklist personali
- Blacklist dei provider
- Balcklist Globali
Backlist personali
Ogni singolo utente può utilizzare filtri, programmi antispam e funzionalità integrate nei programmi di posta per aggiungere dei mittenti alle loro blacklist.
Quando vengono attivati questi strumenti, ogni volta che un mittente segnato nella blacklist invia una e-mail, il messaggio viene automaticamente bloccato e cancellato. In questo caso non c’è nulla da fare.
Blacklist dei provider
Queste blacklist hanno origine a livello di provider internet. Per esempio, se un ISP come Gmail o Hotmail ti segna come uno spammer, tutti i messaggi inviati a mail gestite da questi provider, verranno bloccati o recapitati con l’avviso di un probabile spam, e nel 99% dei casi, cestinate dall’utente.
In questi casi, dopo aver risolto il problema che ha causato l’inserimento in blacklist, la soluzione è di trovare il modo di contattare il o i provider per far rimuovere l’indirizzo IP dalla lista dei loro sistemi anti-spam.
Servizi di blacklist globali
Gli utenti, o i server di posta mail, possono segnalare spam a servizi di blacklist, i quali poi pubblicano negli elenchi gli host compromessi. Anche gli ISP hanno accesso a queste liste e possono incorporarle nelle proprie soluzioni di blocco anti-spam, bloccando le email segnalate.
Si può procedere alla rimozione da una blacklist e il processo varia a seconda della blacklist in cui ci si trova.
Come verificare se il dominio è in blackilist
Il sito mxtoolbox.com offre molti strumenti gratuiti per controllare lo stato del nostro dominio.
Con lo strumento “Super Tool” è possibile verificare un dominio all’interno dei servizi globali di backlist.
Quando si individuerà in quali blacklist è presente il vostro IP, dovrete esser sicuri che il vostro dominio/IP non stia inviando più email di spam e capire come rimuoverlo dalle liste di blacklist.
Come rimuovere un dominio dalla blacklist
Ogni blacklist utilizza diversi modi per rimuovere un dominio dalla blacklist.
Molto importante è che la rimozione può deve avvenire solamente dopo aver ripulito il vostro sito da tutto il codice malevolo.
Ripulire il sito da virus
La pulizia del sito internet è un processo abbastanza complicato.
Il primo passo è quello di analizzare il sito attraverso strumenti come Sucuri Site Check
La fase successiva è quella di analizzare ogni singolo file del CMS per verificare la presenza di codice malevolo.