In un mercato sempre più competitivo l’interazione di un’azienda con i suoi utenti non è più qualcosa di remoto, ma è un’assoluta necessità. Tuttavia raggiungere risultati sui social media non è per niente facile, bisogna essere creativi e avere capacità di pianificazione e di analisi; per questo motivo bisogna intervenire con una Social Media Strategy.
Una Social Media Strategy (SMS) è l’insieme dello studio e della pianificazione di tutte quelle attività che l’azienda deve svolgere attraverso i social media, affinché possa rendersi visibile e migliorare la proprio reputazione online.
Per rendere più facile la creazione di una SMS bisogna suddividere in fasi il lavoro:
1° Fase: Gli obiettivi da definire
Gli obiettivi possono essere differenti e possiamo distinguerli principalmente in:
– Brand awareness
– Engagement
– Lead
– Conversion
A seconda dell’obiettivo definito le azioni e i mezzi di comunicazioni saranno differenti.
2° Fase: Analisi
Ogni strategia che si rispetti inizia sempre con una fase di analisi dell’ambiente esterno ed interno
La seconda fase della creazione di una Social Media Strategy riguarda l’analisi; inizialmente per la presenza dell’azienda sul web, valutare l’operato, il feedback degli utenti, come fidelizzare e acquisire gli utenti.
Successivamente bisogna analizzare le strategie e la presenza dei competitor, nonché di tutti coloro che pur non essendo concorrenti diretti possono offrire qualche spunto utile e mostrare quali sono le potenzialità di una comunicazione ben studiata.
Esistono molti tool online per confrontare le statistiche di pagine e profili sui social, basterà una semplice ricerca su Google.
In questa fase può risultare utile realizzare una tabella con i dati dei concorrenti (numero di followers, recensioni, condivisioni ecc.) in maniera da permettere poi di confrontare il posizionamento dell’azienda rispetto a loro.
Procedere successivamente ad analizzare i trend del momento nel settore e più in generale sui social per cercare di affinare il più possibile la comunicazione.
Infine si passa all’analisi dell’utente-tipo, dove si procede ad analizzare le statistiche dei vari social per capire da che tipo di utenza è seguita l’azienda realmente.
3° Fase: Obiettivi
Sulla base dei dati raccolti si può stabilire uno o più obiettivi strategici di medio o lungo temine. Essi fungeranno da faro per l’ attività.
Questi obiettivi devono avere determinate caratteristiche. Devono essere: specifici, realistici, misurabili, in linea con la nostra attività e fissati a livello temporale.
Come abbiamo detto in precedenza gli obiettivi devono essere misurabili, e per questo motivo è necessario stabilire degli Indicatori di Prestazione (KPI = Keyword Performance Indicator). Questi devono aiutare l’azienda a capire quanto sta progredendo verso l’obiettivo che si è posta.
Purtroppo, analizzare i giusti indicatori sui social media risulta spesso complicato. Ciò a cui bisogna prestare attenzione sono metriche quali il coinvolgimento, la conoscenza del brand (Brand Awareness) e le reazioni degli utenti (il Social Sentiment). Questi indicatori devono essere analizzati e valutati caso per caso e la correttezza delle conclusioni deriva dall’abilità di chi effettua l’analisi.
Tra gli obiettivi più perseguiti nella realizzazione di una Social Media Strategy troviamo:
- Restyling profili social.
- Apertura di nuovi canali.
- Miglioramento del sistema di monitoraggio.
- Creazione di una Social Media Policy (le norme di comportamento a cui devono attenersi tutti coloro che gestiscono la comunicazione sui social per conto dell’azienda).
4° Fase: SWOT
A questo punto con tutti i dati raccolti si può procedere a un’analisi SWOT che si concentri su fattori riguardanti la Social Media Strategy.
Identificare i propri punti di forza e, con occhio critico, riconoscere i punti di debolezza che possano generare situazioni di crisi nel mondo web 2.0, così da apportare adeguate misure di prevenzione.
5° Fase: Piano Editoriale
Il Piano Editoriale è uno strumento molto utile alla Social Media Strategy. Con esso possiamo stabilire cosa e quando pubblicare giornalmente. Questo è spesso il tasto dolente: cosa posso pubblicare per mantenere il mio canale sempre aggiornato e non annoiare il mio pubblico? È importante tenere in considerazioni che diversi canali richiedono differente frequenza di aggiornamento; pertanto la disponibilità di contenuti è un primo indicatore che ci aiuta a scegliere quali e quanti canali sviluppare.
È molto utile inoltre stendere una pianificazione di medio/lungo periodo da affiancare alle attività più estemporanee; una pianificazione a grande respiro infatti aiuta a fissare dei punti fermi temporali, come ad esempio fiere ed eventi attorno ai quali iniziare a costruire un piano di comunicazione per tematiche.
Non bisogna inoltre dimenticare come la comunicazione sugli altri media possa essere integrata nella pianificazione social; una visione di medio/lungo termine consente di programmare contenuti in linea con campagne pubblicitarie in programma, ad esempio, su tv o carta stampata.